Ostinato reflusso

 

Buongiorno dottoressa,

mia figlia di circa quattro mesi, allattata al seno, soffre di reflusso, che la infastidisce molto. È sempre irrequieta, piange spesso, si agita quando mangia e spesso deglutisce come se avesse qualcosa di amaro in bocca.

La stiamo curando con il Ranidil che purtroppo non da nessun effetto, come anche il Riopan, però sia il gastroenterologo che il mio pediatra mi hanno detto di continuare ugualmente per impedire che le venga un esofagite.

Io sono disperata perché non so più cosa fare, in attesa dello svezzamento che dovrebbe migliorare la situazione, ho letto che potrebbe essere di aiuto somministrare dopo la poppata al seno circa 60 ml di latte anti reflusso, lei cosa ne pensa? Potrebbe essere di aiuto? Secondo lei con lo svezzamento la situazione migliorerà realmente?

Attendo una sua risposta e la ringrazio per la sua attenzione.

I miei più sinceri saluti, Tiziana

Il latte materno non si sospende mai, per nessun motivo: semmai si dovrebbe controllare se, in base al peso raggiunto dalla bimba, la quantità di Ranidil è ancora sufficiente.

Per quanto riguarda l’esofagite peptica che dovrebbe venire se si sospende il Ranidil, quando un bambino ha i sintomi fastidiosi e dolorosi della tua bimba ha già una esofagite da reflusso in quanto il reflusso di per sé non è per forza accompagnato da fastidi, ma quello che lo rende sintomatico è proprio il bruciore avvertito quando la mucosa dell’esofago è infiammata a causa del contatto con l’acidità dei succhi gastrici refluiti in esofago.

Non ci sono altre terapie possibili oltre o in sostituzione del Ranidil e anche il Riopan che si da spesso in associazione con il Ranidil non è risolutivo. Controlla, quindi, il giusto dosaggio del farmaco, aumentalo se necessario e armati di tantissima pazienza ancora per alcune settimane.

Il Ranidil può essere dato fino a 4 mg pro chilo di peso due volte al giorno, il ché significa che se un bambino pesa attorno ai sei chili, può assumere tranquillamente dai 15 ai 20 mg di farmaco due volte al giorno, cioè, utilizzando lo sciroppo di Ranidil, 1ml e anche un pochino di più ad ogni dose.

Il latte antireflusso può aiutare ma non è risolutivo: meglio evitare, secondo me, di usarlo. Meglio la terapia posturale con materasso inclinato di 30 gradi, posizione semiverticale dopo i pasti, allattamento con il tronco un po’ sollevato ecc., ecc.

L’alimentazione semi solida può aiutare ma risolutiva è soltanto la maturazione funzionale del cardias, zona dell’esofago con funzione di valvola che spesso non è ancora funzionalmente matura alla nascita e che impedisce la risalita del contenutogastrico in esofago: tale funzionalità può essere acquisita con ritardo, ma solitamente i bambini verso il sesto, ottavo mese migliorano e tendono a guarire attorno all’anno di vita.

Un caro saluto, Daniela

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