Buongiorno Dott.ssa,
il mio bambino ha dieci mesi.
Non gattona ancora, ma vuole stare spesso in piedi, non riesce a sollevarsi da solo nemmeno con un appoggio (divano o altro), ma quando lo voglio mettere seduto sul tappetino o nel box irrigidisce le gambe e punta i piedini per stare in piedi.
Mia cognata sostiene che bisogna insegnargli a gattonare (così le ha detto la sua pediatra anni fa quando suo figlio era piccolo). Lei cosa ne pensa?
Inoltre vorrei sapere fino a quando è giusto che il bimbo beva il latte dal biberon. Durante i pasti beve l’acqua (pochissima) da una tazza con beccuccio, fa tutto da solo…ovviamente bagnandosi un po’, ma i bavaglini con le maniche impermeabili ci salvano sempre!
Spesso capita che gli vada di traverso perché ne prende troppa in bocca, oppure che la butti fuori, anche per giocare secondo me… in questo caso lo sgrido, ma anche per questo motivo sto aspettando a togliere il biberon a colazione. Come è meglio comportarsi?
La ringrazio per la sua sempre puntuale disponibilità.
Distinti saluti,
Francesca
La fase del gattonamento è molto importante per l’acquisizione di tante prassi motorie che poi saranno utili per la deambulazione, equilibrio per primo. Però non tutti i bambini passano attraverso questa fase prima di camminare perché tendono a mantenere una posizione in iperestensione dei loro muscoli e ad irrigidirsi quando vogliono compiere un movimento o una sequenza di movimenti che a loro risulta difficile.
Non c’è molto da fare in questi casi se non lasciare il bimbo libero di muoversi il più possibile, o in un box grande o per terra su un tappeto morbido che però non si aricci quando viene afferrato dal piccolo (esistono dei tessuti retinati antiscivolo che si cuciono sotto il tappeto e che aderiscono al pavimento come ventose) e lasciare che il bimbo trovi da solo le strategie motorie necessarie per raggiungere i suoi giochi o per compiere tutti i movimenti finalizzati che vuole.
Nel luogo dove sta il bimbo vi devono essere degli appoggi ai quali potersi aggrappare per alzarsi da terra, saltare, ecc., ma non è necessario che siano troppo facilitanti come gli anelli del box o le braccia di qualcuno sempre pronte ad aiutarlo: basta il sedile di una poltrona, un pouf o altro.
Esperienze di rotolamento, poi, possono essere proposte come un gioco mettendosi per terra assieme e accanto al bimbo e facendogli fare capriole o altri movimenti per lui divertenti. In piena libertà, il bimbo farà i movimenti che vorrà e raggiungerà ogni tappa a modo suo e con i suoi tempi: l’importante è stimolarlo molto e infondergli sicurezza e curiosità per l’ambiente.
Per quanto riguarda il latte: nel biberon, di solito, viene bevuto più facilmente, più lentamente e senza sbrodolature con eventuale rischio che vada di traverso e/o venga inalato, ma dipende dai gusti del bimbo.
Fino a 12-18 mesi e anche oltre, penso che sia il modo migliore per dargli il latte, ma comunque ogni bimbo ha i suoi gusti e le sue preferenze e soprattutto i suoi tempi. Prenderà il latte dalla tazza quando avrà imparato a stare tranquillo seduto da solo di fronte al tavolo, quando avrà imparato a camminare speditamente…
Insomma, credo che molta acqua dovrà ancora scorrere sotto i ponti perché questo avvenga, ma bere acqua o altri liquidi come un po’ di succo di frutta, col bicchiere è già un buon passo verso l’autonomia e l’affrancamento dal biberon.
Il latte ha comunque un significato consolatorio e succhiarlo dalla tettarella è più "godurioso" che trangugiarlo pericolosamente da una tazza: non avere troppa fretta di farlo crescere.
Un caro saluto,
Daniela