Gentile Dottoressa,
Le scrivo per via di un dubbio sorto in seguito all’introduzione del latte vaccino nella dieta del mio bambino. G. ha 12 mesi e mezzo, fino a questo momento ha sempre mangiato formaggino yogurt parmigiano e robiola senza problemi, bevendo però al mattino e prima della nanna latte HA. Al compimento di 1 anno ho introdotto il latte vaccino parzialmente scremato, ho notato un maggiore nervosismo, maggiore difficoltà nell’addormentamento e un aumento dei risvegli notturni, inoltre, sembra soffrire di stitichezza (cosa alquanto rara per lui). Vorrei sapere se questi cambiamenti possono essere legati al latte ed eventualmente come intervenire – può bastare cambiare il latte con uno ad alta digeribilità ?
Se il tuo bimbo ha assunto latte HA fino al primo anno di vita, significa che un problema con il latte di derivazione vaccina lo ha o lo ha avuto. Il latte parzialmente scremato non risolve nessun problema perché se vi è intolleranza vi è per le proteine, non per i suoi grassi, oppure per il lattosio, che non si modifica nel latte scremato. Quindi puoi provare con un latte senza lattosio oppure tornando al latte HA o dando un latte vegetale per alcuni giorni per vedere se i sintomi scompaiono. Altrimenti potresti evitare del tutto il latte sostituendolo con lo yogurth, i cui fermenti digeriscono in buona parte il lattosio che contiene: questo sempre che il bimbo non tolleri bene il lattosio, cosa che mi sembra strana perché l’intolleranza al lattosio darebbe più facilmente diarrea e non stitichezza. C’è da dire anche che se il bambino mangia spesso e volentieri formaggi in abbondanza, il latte potrebbe essere di troppo e allora basterebbe ridurre i formaggi sostituendoli con carne o pesce o legumi e lasciare il latte solo la mattina, magari intero visto che non ha molto senso utilizzare quello parzialmente scremato se non se ne bevono grandi quantità , provando a bollirlo prima di darlo, a fuoco molto basso in modo da far formare quella pellicola solida sulla superficie, facilmente rimuovibile con la lama di un coltello o con un cucchiaio. Si tratta infatti di una parte delle proteine del latte coagulate con il calore: forse, in caso di allergia alle proteine vaccine, la bollitura del latte potrebbe aumentarne la tollerabilità . Il primo tentativo dovrebbe comunque essere quello di ridurre o eliminare il latte vaccino per capire se i sintomi scompaiono. Se così fosse, si può sostituire con altro latte o con yogurt, se, invece, i sintomi, dopo una settimana, dovessero persistere, si dovrebbe pensare ad altre cause.