Morsi, schiaffi e tira i capelli

Gentile Dott.ssa,

le chiedo un parere su un atteggiamento del mio bambino che in questi ultimi tempi è molto peggiorato.

Da quando aveva circa nove mesi, di tanto in tanto, giocando gli capitava di dare qualche morso o di dare uno schiaffetto, ma non era un comportamento frequente e l’ho sempre catalogato come un normale esprimersi del bimbo che cresceva.

Naturalmente l’ho sempre ripreso dicendo che non si faceva e mostrandogli il modo di fare una carezza invece che uno schiaffo. Ma come le dicevo in questi ultimi tempi sta diventando una sua abitudine.

Spesso durante la giornata mi abbraccia forte e poi improvvisamente mi morde forte sulla spalla facendomi male, lo rimprovero dicendo che non si fa ma con pochi risultati.

Giocando schiaffeggia sia me che mio marito (mentre morde solo me), e ignora totalmente il mio invito a fare le carezze perché papà e mamma si fanno male.

Infine ultimamente quando è a contatto con altri bimbi è inevitabilmente attratto dai loro capelli che tira con grande piacere con mia grande mortificazione per i pianti procurati alle piccole "vittime".

È un bimbo allegro, socievole con tutti, con il sorriso sempre pronto, vivace, comincia a dare qualche passo da solo, mangia con piacere, io non lavoro e sto con lui tutto il giorno, usciamo a spasso sia la mattina che il pomeriggio dopo il riposino pomeridiano, in casa c’è un’atmosfera serena; quando la sera torna il padre facciamo dei giochi tutti insieme.

L’ho allattato esclusivamente al seno fino agli 11 mesi compiuti, mentre ultimamente sto lentamente staccandolo (apparentemente senza traumi) e prende il seno per addormentarsi il pomeriggio e la sera.

Mi sono dilungata nei particolari perché ho cercato di darle un quadro completo dell’ambiente in cui vive il mio bambino, che reputo sereno e tranquillo, non riesco a spiegarmi quindi questa sua aggressività che non riesco a contenere.

Lei cosa ne pensa? È una fase normale? C’è qualcosa che lo turba ed io non riesco a capirlo? Quale comportamento devo adottare per calmarlo?

Grazie di tutto.

 


Non specifichi che età ha il tuo bimbo ora, però l’abitudine di morsicare, così come quella di tirare i capelli o picchiare, non è affatto rara tra la fine del primo anno di vita e la fine del secondo anno. Essa si attenua verso i tre anni, quando una maggiore padronanza del linguaggio parlato permette al bambino di modulare maggiormente le proprie emozioni e la propria aggressività, di prenderne coscienza e di sublimarla indirizzandola altrove, verso comportamenti più sociali e costruttivi.

Per un bimbo piccolo, morsicare, così come tirare i capelli o urlare in modo esagerato in confronto alle circostanze, può essere un modo per sfogare una certa aggressività o delle tensioni accumulate (quando si sentono stanchi, la sera, o quando si sentono a disagio in un ambiente che non riescono a gestire o semplicemente quando si sentono timidi e insicuri), così come potrebbe essere un modo per attirare l’attenzione di un adulto su di sé, di un adulto che vogliono tutto per sé, come la madre o il padre e di esprimere il loro naturale egocentrismo in atteggiamenti di sfida per capire "fino a dove possono osare" prima di ricevere un veto o un rimprovero: potrebbe, quindi, trattarsi di una provocazione.

Molti bambini timidi si esprimono in modo aggressivo proprio per superare la loro insicurezza e mascherare la loro fragilità, ma in questo caso il morso o altri comportamenti aggressivi si manifestano soprattutto nei confronti di altri coetanei. A questa età, il controllo degli impulsi e delle emozioni è sicuramente insufficiente.

Come fare a gestire un bimbo che si comporta così? Prima di tutto è bene capire le ragioni che lo portano ad esprimere in questo modo i suoi stati d’animo (madre iperprotettiva, madre ansiosa e soffocante o che tende ad imporre troppo spesso la sua volontà; genitori con comportamenti ambivalenti che non mandano messaggi chiari ed univoci al bambino per insegnargli un certo comportamento, che non raccolgono la sfida e non reagiscono al morso con la necessaria fermezza, ecc. ecc.)

Poi bisogna imparare a prevenire questo comportamento: per esempio evitando i giochi con troppa fisicità in un’ora in cui il bambino può essere stanco, distraendolo con una occupazione più tranquilla e rilassante quando il bimbo inizia ad essere troppo eccitato, indirizzando l’aggressività e le energie del bambino verso un oggetto piuttosto che verso una persona, pronunciando dei no decisi quando morde o tira i capelli con troppa violenza e, nello stesso tempo, lodandolo quando si comporta bene in ogni circostanza.

Per esempio, qualsiasi progresso lui faccia nel parlare, nel camminare, nell’ascoltare, nel comportarsi bene, insomma, va enfatizzato, lodato e incoraggiato, mentre quando si comporta decisamente male, va rimproverato con molta fermezza e coerenza, senza, ovviamente, usare violenza, ma non facendogli più le coccole, non sorridendogli più e via discorrendo.

Il bambino deve vivere in un ambiente dove si sente ascoltato, capito e valorizzato, ma nello stesso tempo dove può individuare e imparare chiaramente quali sono i limiti da non superare.

Tieni presente, comunque, che i bambini mordono, di solito, con più piacere le persone che amano piuttosto che quelle verso le quali non provano nessun tipo di sentimento; quelle che, ai loro occhi, possiedono un carisma, una autorità che loro, in un certo senso, invidiano e vorrebbero introiettare, quindi, in linea di massima, in mancanza di un fratello o una sorella maggiore o di compagni di gioco dalla forte personalità, i genitori.

Un caro saluto,

Daniela

 

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