Pertosse e broncospasmo

Buongiorno Dott.ssa ho un bambino di 9 anni e a dicembre gli è stata diagnosticata la tosse pertussoide.
Abbiamo iniziato la cura con antibiotico e bentelan .
Nel giro di 15 gg sembrava tutto passato ma poi  di nuovo attacchi di tosse convulsiva.
Riportato dalla pediatra l’ha visitato di nuovo e bronchi e polmoni tutto ok mi ha ridato un ciclo di antibiotico e di nuovo bentelan perché il problema pertosse  non si era risolto.
Ora ha solo uno/due attacchi di tosse convulsiva al giorno ed è diventata  grassa  ma è due notti che ha degli attimi tipo di broncospasmo… cosa può essere ?
E’ una conseguenza della pertosse ?
La ringrazio

La pertosse è una malattia infettiva dovuta alla Bordetella Pertussis, un batterio che produce una tossina nota per provocare lesioni sulla mucosa dei bronchi soprattutto quelli di medio e piccolo calibro e sono proprio le lesioni sulla mucosa delle diramazioni bronchiali medio-piccole a provocare il broncospasmo. L’azione di questa tossina dura a lungo, molto più a lungo della fase strettamente infettiva della malattia, quella iniziale più acuta di 2-4 settimane.

Per questo motivo la pertosse, nel suo complesso, può durare anche vari mesi. Inoltre, se una certa efficacia può avere la terapia antibiotica specifica con i macrolidi, essa è evidente solo se la terapia stessa viene iniziata al massimo dopo una decina di giorni dall’inizio della malattia, epoca in cui, spesso, la diagnosi di pertosse non è ancora stata fatta a causa dei sintomi iniziali della malattia, più simili ad un banale raffreddore che alla pertosse e se la sua durata è una decina di giorni.

Dopo le prime tre, quattro settimane di tosse, prima solo notturna, poi anche diurna, gli accessi tendono a diminuire sia di numero che di intensità e verso la fine del secondo mese, difficilmente prima, dovrebbero scomparire. Ma non è raro che i bambini continuino a tossire anche al terzo mese dall’inizio dei sintomi, proprio a causa delle lesioni bronchiali prodotte dalla tossina che tende a persistere per mesi prima di essere distrutta. Questo, quindi, spiega sia il persistere della tosse che l’evidenziarsi del broncospasmo dopo la fase acuta della malattia.

Oltre a questo motivo, è facile che un bambino che si trova nella fase decrescente della pertosse o convalescente dopo averla superata, si ammali nuovamente e contragga anche solo un banale raffreddore o un’altra infezione respiratoria virale. In questo caso, vista la particolare suscettibilità dei bronchi, i sintomi di queste ulteriori infezioni possono presentarsi sotto forma di broncospasmo simulando erroneamente un aggravamento della malattia iniziale.

Ugualmente, è possibile che un bambino con pertosse in corso o appena guarito da questa malattia contragga una infezione respiratoria da Adenovirus che si manifesta frequentemente con tosse dal carattere accessuale molto simile alla pertosse (tosse pertussoide) anche in soggetti che non hanno contratto la pertosse. Anche per questi motivi la pertosse può sembrare di durata infinita. In questi casi la terapia antibiotica non avrebbe senso. Il fatto che la tosse del tuo bimbo si stia trasformando da tosse secca accessuale a tosse più grassa mi farebbe pensare proprio alla normale evoluzione di una superinfezione virale che ha fatto seguito alla pertosse e che ora sta, anch’essa, guarendo.

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