Gentile dottoressa,
il mio bambino ha 11 mesi, frequenta il nido da quando ne ha quattro e da settembre, come è facilmente prevedibile, sono cominciati i malanni di stagione.
Ma tre settimane fa ha avuto la febbre a 39 per due giorni raggiungendo la notte i 40; il raffreddore se lo porta dietro da allora, da sei giorni ha la tosse e da tre una secrezione giallastra negli occhi.
Noi abitiamo in Mauritania e qui i pediatri sono molto facili alle medicine e agli antibiotici tant’è che mi ha prescritto prima Oroken (Céfixime) con il Maxilase (Alpha-amylase), poi, visto che non passava mi ha dato Clavulin (Amoxicilline), Solupred (Métasulfobenzoate Sodique), Fucithalmic (Acide Fusidique) e lavaggio degli occhi con collirio antisettico.
Quando le ho proposto di tentare con l’aerosol si è fatta una risata… non che sia contraria ai medicinali, ma una massiccia dose di antibiotici mi piacerebbe evitarla, se possibile.
La ringrazio per la sua risposta
Senza poter visitare la bimba non posso capire se vi è stato un eccesso di zelo prescrivendo tanti antibiotici o se ne aveva veramente bisogno. Però una congiuntivite purulenta, come penso abbia avuto la piccola, deve essere trattata con collirio antibiotico e/o antisettico.
Per quanto riguarda la tosse: bisogna proprio capire da dove origina, se dalle alte o basse vie respiratorie, se da uno scolo di muco dall’epifaringe, cioè dalla gola o dalle adenoidi, o dai bronchi.
La terapia sarebbe diversa perché è più facile che un catarro bronchiale si giovi di aerosol piuttosto che del muco proveniente dalle adenoidi.
Per aerosol, poi, si somministrano in genere gli stessi farmaci che per via generale, solo che essi raggiungono la sede dove devono agire più direttamente rispetto ai farmaci per bocca. Tutto qui.
Pertanto il problema è se i vari antibiotici sono stati prescritti per reale necessità o meno, non se sia meglio somministrarli per aerosol o per via generale. Il problema è il giusto farmaco, non tanto la via di somministrazione.
Devo dire che noi italiani ci distinguiamo per il vasto uso dell’aerosolterapia che, nei bambini, non è poi così efficace visto che non respirano quasi mai a dovere e ne sprecano di conseguenza molto.
Un caro saluto, Daniela