Salve,
sono mamma di una bambina di 12 mesi, quasi 13 nata prematura in 29 settimane. La mia bambina è sempre stata brava, dolce, felice,docile, ha iniziato a gattonare e a tirarsi in piedi nel box e nel divano. Da un paio di settimane però il suo comportamento è cambiato ed è sempre tutta un lamento! Un continuo mmmm.. uuu…mmmh, e vuole venire in braccio continuamente.
Io che non voglio viziarla, ho provato a sedermi con lei sul tappetone per giocare assieme ma lei vuole arrampicarsi sempre lamentandosi, arriva in braccio e neanche li è contenta, e si lamenta ancora. Per far sì che smetta devo prenderla in braccio, alzarmi e andare in giro per casa, o fuori. Questo attaccamento ce l’ha anche con mia madre che mi aiuta in casa con la bimba al mattino quando sono al lavoro. La bambina tende a rifiutare le attenzioni di mio marito, il quale spesso la sgrida perchè fa i capricci e si vede proprio che lei è molto attaccata a me e ai suoi nonni; ho avuto paura che magari mia mamma o mio suocero l’abbiano viziata tenendola costantemente in braccio e che questo abbia portato a questo comportamento. Tenga conto che anche a pranzo, lei è seduta sulla seggiola in tavola con noi e anche se interagisco con lei, vuole che mi alzi dal mio posto (un continuo lamento senza lacrime) per andare da lei, se va mio marito niente.
Non capisco quale sia la soluzione migliore per me, se devo accondiscendere a questi capricci, (non voglio cresca viziata) oppure come devo fare per far smettere questo suo lamento.
Grazie, saluti
Federica
Cara mamma,
la ringrazio per la sua mail che mi dà modo di spiegare alcune cose utili a tutti i neogenitori. La sua bambina è nata di 29 settimane, quindi con un notevole anticipo (circa 10 settimane), e ad oggi, anche se ha quasi 13 mesi, in realtà ne avrebbe 10, perchè nei prematuri, soprattutto nei primi due anni, conta molto per lo sviluppo tenere conto di quanti mesi che dovevano essere trascorsi nella pancia sono invece stati passati "fuori".
Lo sviluppo di un bambino nei primi due tre anni è in continua evoluzione e progredisce per tappe e acquisizioni continue, e ovviamente un bambino nato prima ha da imparare molte più cose di uno nato a termine. Quindi occorre da un lato più pazienza, e dall’altro tutte quelle coccole, che dovevano essere fatte nella pancia, vanno dispensate dopo nati. Ciò di cui spesso risentono di più i bimbi prematuri è la brusca interruzione di contatto con la mamma, e la precocità della loro vita "fuori".
Inoltre a 10-12 mesi, i bambini acquisiscono le loro competenze e iniziano a guardarsi intorno e a fare cose da soli. Per questo passaggio è indispensabile la presenza e il sostegno rassicurante delle figure di riferimento (mamma, nonna, chi per lei).
Un bambino piccolo, finchè non arriva all’età scolare ha bisogno degli adulti (questo succede in tutti i mammiferi, soprattutto negli esseri umani), e il pianto o il lamento sono segnali di disagio da ascoltare e rassicurare (solo così aumentano le chance che i lamenti presto scompaiano). I capricci iniziano a partire dall’anno e mezzo due, prima sono solo segnali di disagio. L’attaccamento "morboso" sarebbe tale se sua figlia non volesse in assoluto mai fare nulla senza di lei o stare con altri da lei (nonni compresi). Non mi sembra che ci siano difficoltà in tal senso, mi sembra solo che ci sia una richiesta di contatto fisico (molto chiara) e forse un bisogno di gesti d’affetto fatti col corpo.
Sarebbe importante capire le esigenze della bimba e le sue, e perchè c’è questo bisogno da parte sua di limitare il contatto fisico come se fosse un rischio. In realtà nella maggior parte dei casi, il contatto fisico anche prolungato, permette ai bambini di crescere più sicuri e meno capricciosi. Per saperne di più su questo argomento le consiglio di leggere i libri di Jasper Juul sui capricci e affini, e Jan Hunt "genitori con il cuore" del leone verde.
Aprire un dialogo coi propri figli nel rispetto dei loro e dei nostri bisogni è una base di grande serenità.
In bocca al lupo.