Crisi sessuale a 31 anni


Buongiorno dottoressa.

Mi chiamo Patrizia, ho 31 anni e tre figli.

Il problema che mi affligge è la mancanza di desiderio sessuale.

Da 15 anni prendo la pillola perché diversamente non avrei il ciclo regolare ed è alto il rischio che si formino cisti ovariche.
Preciso che ho subìto una salpingettomia dx a 13 anni e una laparascopia a 14, per cui sono molto restia a sospendere la pillola.

Io amo molto mio marito, ma non ho proprio l’impulso sessuale (tranne quando decidevo di avere un figlio).
È vero che i bambini mi stancano molto e che momentaneamente abbiamo qualche problema economico, ma questo è un problema che mi affligge da anni e crea non

pochi problemi a mio marito.
Mio malgrado a 14 anni ho subìto una violenza sessuale di cui è a conoscenza solo mio marito, ciò non mi blocca, almeno penso, anche se non l’ho superato.

Sono un problema patologico?
C’è una cura e che cosa posso fare per aiutarmi?

Mio marito mi ama tantissimo e ne sono sicura, ma temo seriamente che lo stia perdendo, perché lui mette molto al primo posto il sesso in un’unione

coniugale.
Non voglio perderlo. Sono disperata.
La prego, se mi può aiutare, mi risponda quanto prima.

La ringrazio col cuore in mano.

Gentile signora, la sua lettera mi fa molta tenerezza.
Leggo di una donna, giovane e così piena di vissuti, leggo di una moglie, così attenta ai bisogni del marito, leggo di una mamma, di ben tre figli, impegnata

a far quadrare tutto.
Leggo di un corpo, martoriato negli anni da piccole (e grandi) difficoltà, eppure ancora pronto a dare amore, e a tenere insieme la famiglia che ha generato.
Vorrei rassicurarlo, questo corpo fac-totum, e sciogliere i blocchi che lo appesantiscono.
Il desiderio sessuale è "un lusso", come dice uno dei miei maestri, che noi donne ci concediamo quando tutto il resto è in equilibrio.
Le "femmine" tendono molto spesso a subordinare i piaceri dell’intimità a tutta un’altra serie di cose, doveri, o situazioni.
Le violenze "passate" (tra virgolette, perché se non si è aiutati ad elaborarle molti frammenti di dolore si cristallizzano nella nostra mente, per ritornare

quando meno ce lo aspettiamo) non aiutano, gli obblighi non aiutano, le paure (potrebbe tradirmi/lasciarmi se non sono disponibile) neanche.
Cara amica, si lasci aiutare, abbia un po’ di spazio anche per sé, per concedersi quell’abbraccio che ogni bambina che portiamo nel cuore desidera ricevere.
Provi a chiedere una consulenza a uno psicoterapeuta cognitivista (meglio se esperto di emdr).
Lavorare sull’asse pensieri, emozioni e comportamenti può esserle di grande giovamento.

Un abbraccio.

NB
Lei non è un problema patologico, lei deve solo ascoltarsi e rispettarsi.

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