Pensieri terrorizzanti e ansie: una vita in salita

Cara dottoressa, la mia storia è lunga…
 
Ho quasi 35 anni e da ben 10 anni soffro…. Ho sofferto per circa 3 anni di attacchi di panico con evitamento fobico, che ho trattato all’inizio con i farmaci (efexor e xanax) e poi con psicoterapia. Dopo quegli anni sono stata quasi sempre bene.

Poi, un giorno mentre ero sul terrazzo a fumare una sigaretta, mi è venuto il terrore, la paura improvvisa legata all’idea di buttarmi di sotto, tant’è che ho gettato la sigaretta e mi sono
precipitata dentro. Ho ricontattato la mia psicoterapeuta e sono stata meglio. Mi sono laureata e poi mi sono sposata e in alcuni momenti mi è capitato di avere degli sbalzi di umore improvvisi, cioè improvvisamente mi trovavo con umore cupo e nero che durava qualche ora e poi scompariva. Poi ho cercato intensamente un figlio che è arrivato. Poco prima del parto ho cominciato ad avere delle paure del tipo "E se arrivassi a fare del male a mio figlio?", cioè avevo paura di poter essere l’ennesima madre che uccide il proprio figlio…. prima ancora che nascesse!! Inutile dire che dopo la nascita avevo il terrore di stare sola col bambino…. avevo paura di fargli del male.
Ho ricontattato la mia psicoterapeuta… sono stata meglio, e le paure, che erano diventate ossessionanti, sono svanite.

Dopo circa un anno, sono tornate: stesse paure, stessi pensieri terrorizzanti e ossessivi.
Per un paio di mesi non mi hanno abbandonato poi sono regrediti anche se non scomparsi perché nel frattempo ho sentito dentro di me che per nessun motivo al mondo avrei potuto far del male a mio figlio. Poi questo pensiero ossessivo ha, diciamo, cambiato oggetto e sono diventata io l’oggetto delle mie paure, proprio come qualche anno prima quando non ero ancora mamma: e se fossi depressa? E se fossi a rischio suicidio? e se esco di senno? Queste le mie paure più grandi, i pensieri che mi angosciano e mi tormentano….

Che mi succede, dottoressa? Sono veramente depressa? Sono veramente a rischio suicidio? Perché ho questi pensieri, queste paure e non riesco a vivere serenamente la mia vita? Ho un marito comprensivo e affettuoso, un figlio meraviglioso, una professione decorosa, sono amata dalla mia famiglia, dagli amici eppure mi rovino la vita con le mie mani. Anni di psicoterapia non mi sono serviti a risolvere i miei problemi anche se gli attacchi di panico non sono più tornati. La sensazione è che siano stati sostituiti da altre cose, da queste paure, da queste ossessioni.

Una volta la mia psicoterapeuta mi ha chiesto che cos’è importante per me nella vita, qual è il suo significato: beh, lì per lì non ho saputo risponderle perché mi sentivo confusa. Ora mi viene da dire che ciò che conta per me nella vita è la serenità, l’equilibrio per poter crescere mio figlio e godere di questa unica vita che ci è stata regalata ma non riesco a risalire la china….

Cosa mi consiglia?
 


Cara mamma,
leggendo la tua storia quello che viene in mente è che tutte le terapie fatte fino ad ora abbiano sortito un effetto temporaneo, anche molto valido, ma di breve durata.
Questo può essere dovuto a una tua particolare sensibilità agli eventi esterni (sia positivi che negativi), che ti rende più vulnerabile, ma può anche essere dovuto al fatto che probabilmente l’approccio a questi sintomi, soprattutto quelli di tipo ossessivo, non è stato incisivo.
In situazioni come queste, dove la mente si blocca (c’è un bellissimo e vecchio libro, che ti consiglio, si chiama "Il cervello bloccato") e ingigantisce pensieri ed emozioni rimuginandoci sopra all’infinito, la terapia più adeguata è una terapia composta: farmacoterapia (alcuni antidepressivi hanno un’azione spiccata antiossessiva), psicoterapia (consiglio due tipi di psicoterapia: una a indirizzo cognitivo comportamentale, una a indirizzo interpersonale) e imparare qualcosa quotidianamente dai nostri sintomi e da TUTTO il resto del nostro sistema mente corpo.
In alcuni casi ad esempio, lavorare sull’unità mente corpo, concentrandosi sulle nostre capacità di gestire lo stress (ad esempio attraverso le tecniche di mindfulness) rinforza le nostre risorse e riduce le ricadute nell’ansia.
Ti suggerisco un ultimo, ottimo libro: "Vivere momento per momento", del dott. Jon Kabat Zinn.
Molti auguri,
Claudia

 

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