Avrei bisogno di tanto tempo per scrivere qu con calma….
e anche di tanto coraggio, cosa che mi manca, e tante tantissime volte ho prima scritto e poi cancellato tutto.
E’ che ultimamente mi sento troppo pressata dagli eventi… ma forse ultimamente non rende l’idea poichè sono più di 2 anni che mi succede di tutto.
Ora, tra malattie e disaventure economiche…. rido solo sul pc, solo su facebook mentre in realtà piango, piango, piango.
Indossare maschere non mi è mai piaciuto, ma neanche mostrare al mondo la mia debolezza.
Mi sento estremamente in colpa per le mie figlie: avevamo una vita normale prima che decidessi di avviare una mia attività! Ho bruciato i risparmi in una cosa che è fallita in pieno ed ora capita che non ci siano le condizioni per pagare una bolletta o comprare una merenda… con le relative conseguenze.
Mi sono fidata delle persone sbagliate, anche al lavoro.
E soprattutto con la piccolina…. oddio, come si può pensare che senza si potrebbe “star meglio”? mamma mia che vergogna…. ma io intendo solo economicamente, e non è un mistero che il lavoro l’ho perso causa maternità.
Quando sono con le mie pupe non sono veramente, perché la mia mente è rivolta a fingere che vada tutto bene, a cercare di incrementare la mia occupazione attuale, a trovare soluzioni…..
sento di non essere me, perché se voglio ridere riesco a piangere, e quando vorrei piangere è l’unico momento in cui riesco a ridere, in apparenza!
MI sento in colpa con le prsone che mi circondano, a cui non riesco a stare vicino.
mi sento in colpa con mio maritoperché sono continuamente assalita da rabbia.
Mi capita spesso di gridare improvvisamente….
vorrei chiedere aiuto, ma un po’ (tanto) mi vergogno, un po’ non ho supporto: quì in casa i problemi psicologici non esistono, è solo poca voglia di affrontare i problemi.
Ma io mi sento impazzire!
Cara susialle,
le sue parole raccontano una grande sofferenza che mi pare davvero non trascurabile.
Ha fatto bene a tirarla fuori qui. Non so quale tipo di appoggio lei abbia all’interno della sua famiglia (anche allargata) o da parte di amici/che, ma credo che potrebbe davvero aiutarla essere supportata da qualcuno che le vuole bene. Vivere da sola questo momento così difficile è un peso enorme e mi chiedo in che modo la solitudine possa aiutarla a superare le difficoltà che sono connesse.
Quanto al senso di vergogna purtroppo è molto frequente. Dico purtroppo perché la vergogna spesso blocca la possibilità di parlare e condividere un proprio problema e quindi anche di essere supportati. La vergogna chiude nella solitudine la propria sofferenza.
Allora il mio consiglio è di non sottovalutare assolutamente questo momento di difficoltà. Oltre a condividerlo con le persone a cui lei vuole bene penso che potrebbe essere importante anche chiedere aiuto ad uno psicologo/psicoterapeuta che insieme a lei possa valutare in modo approfondito la sua situazione.
Le suggerisco di rivolgersi ad uno dei servizi territoriali come il Consultorio (ASL). Non so dove lei viva ma spesso ci sono anche altri tipi di servizi psicologici attivati da progetti specifici a livello comunale, provinciale o regionale.
Se avesse bisogno di parlare nuovamente in questo spazio lo faccia pure.
Per ora in bocca al lupo!