Le coliche del neonato, spesso dette anche “coliche gassose del neonato” sono un fenomeno molto comune e per quanto non si tratti di una condizione grave, rappresentano un motivo di forte preoccupazione per i neogenitori.
Ciò che tipicamente crea ansia è che il piccolo reagisce a queste coliche con un pianto inconsolabile che può durare anche molto a lungo. Oltre al pianto, si hanno anche contrazioni involontarie delle gambine e un aumento della flatulenza; il piccolo inoltre è irritato e molto agitato; a volte il contatto con il genitore lo calma, ma molto spesso riprende a piangere.
Ad oggi le cause delle coliche del neonato non sono state ancora chiarite con certezza e le ipotesi al riguardo sono diverse. Potrebbero essere legate ad un ancora incompleto sviluppo del sistema digestivo, ad accumuli eccessivi di aria nell’intestino, a fattori psicologici o al fumo passivo. Non è escluso che la causa sia multifattoriale.
Fatto sta che il processo digestivo non è certo facilitato da queste coliche (e viceversa) e può risultare utile anche conoscere alcuni metodi efficaci su come far digerire un neonato, così da alleviare la fastidiosa sintomatologia.

Segni e sintomi delle coliche del neonato
Per poter intervenire nel modo più opportuno è ovviamente importante saper distinguere le coliche da altre problematiche che possono dar luogo a manifestazioni simili.
Un suggerimento che viene spesso fornito è quello di fare riferimento alla regola del tre, vale a dire che il neonato è probabilmente affetto da coliche gassose se gli episodi di pianto inconsolabile durano tre ore al giorno, per almeno tre giorni alla settimana e per un periodo di almeno tre settimane.
Altri segni caratteristici, oltre al pianto inconsolabile sono l’irrigidimento del corpo, le manine chiuse a pugno, l’arrossamento del volto e i movimenti delle gambe verso l’addome.
Si deve sottolineare il fatto che, pur creando un notevole disagio al piccolo (e ansia ai genitori), le coliche gassose non sono una condizione pericolosa per la salute del bambino e tendono a risolversi nel giro di 3-4 mesi dalla nascita.
Gestione delle coliche neonatali: attenzione alle tisane
Uno dei rimedi più tradizionali per il trattamento delle coliche neonatali sono sempre state le tisane a base di finocchio (peraltro utilizzate anche dalle neomamme per favorire la produzione di latte), ma come si può evincere con una semplice ricerca su Internet, oggi il ricorso a tale soluzione non è più consigliato.
Vi sono infatti diverse ricerche che hanno mostrato che una delle sostanze presenti nei semi di finocchio, l’estragolo, può avere effetti tossici e quindi bevande a base di finocchio non sono consigliate ai bambini, in particolar modo ai neonati.
Rimedi sicuri per le coliche neonatali
Sono diverse le strategie sicure che si possono mettere in atto per ridurre il disagio causato dalle coliche neonatali. Una di esse è il contatto fisico: cullare il bambino e tenerlo in braccio dondolandolo leggermente o passeggiando lentamente spesso serve a tranquillizzare il piccolo.
Può risultare molto utile anche il massaggio addominale, che oltre a prevedere il contatto fisico, potrebbe favorire l’eliminazione dei gas intestinali e il rilassamento muscolare. Si può massaggiare con delicatezza la pancia del bambino con un movimento circolare in senso orario. Oltre all’addome può essere d’aiuto anche massaggiare la schiena o le gambe.
Un’altra possibile opzione è un bagnetto caldo, magari associato a una musichetta rilassante. È una soluzione che unisce il contatto fisico, il calore dell’acqua che dà un effetto rilassante e suoni piacevoli che possono fungere da distrazione.
Infine, potrebbe risultare utile, previo consulto con il pediatra, la somministrazione di probiotici, che migliorano la salute intestinale, favoriscono la digestione e riducono di conseguenza il disagio causato dalle coliche.